Spesso ci viene chiesto qual è la posizione di cameo rispetto a specifiche tematiche. Ecco una carrellata delle domande più frequenti e le relative risposte.
Dal 2022 tutte le nostre sedi sono carbon neutral. Ci impegniamo costantemente a ridurre il nostro consumo di energia, a produrre più energia rinnovabile in autonomia o, se necessario, ad acquistarla.
Vorremmo però diventare definitivamente carbon neutral senza ricorrere alla compensazione della CO₂. Poiché al momento non possiamo garantirlo, investiamo in progetti di compensazione certificati e selezionati con cura. Li consideriamo un’opportunità per assumerci fin da ora la responsabilità per le emissioni che generiamo.
Tutti i progetti scelti sono certificati secondo gli standard riconosciuti a livello internazionale “Gold Standard” o “Verified Carbon Standard”.
In questo modo, garantiamo che i progetti soddisfino i seguenti criteri:
- integrativi: i progetti non sarebbero stati avviati senza un apposito finanziamento
- permanenti: i benefici di riduzione della CO₂ dei progetti sono irreversibili
- misurabili: i vantaggi sono quantificabili rispetto ad un valore di partenza credibile utilizzando metodi di misurazione standardizzati
- verificati in modo indipendente: i progetti sono verificati tramite un auditor di terza parte
- unici: ogni effetto positivo di un progetto può essere trasferito in un certificato di compensazione della CO₂ solo una volta
Attualmente stiamo investendo in un progetto per l’energia eolica in Turchia, in forni alimentati a carbone più green ed efficienti per le abitazioni private in Ghana e infine nel programma internazionale di riforestazione in Kenya.
Informazioni più dettagliate sui nostri progetti per la compensazione della CO₂ sono disponibili qui.
Tutti i nostri collaboratori devono ricevere un compenso adeguato che consenta loro di soddisfare i fabbisogni primari delle proprie famiglie. Verifichiamo che sia così a cadenza regolare, esaminando i dati sul costo della vita in tutti i Paesi in cui operiamo.
L’ingegneria genetica trova diversi livelli di accettazione nel mondo ma, in particolare nei Paesi dell’UE, viene vista con scetticismo. Noi non impieghiamo alcuna materia prima geneticamente modificata.
Nel nostro stabilimento di Desenzano del Garda acquistiamo la maggior parte delle materie prime da produttori nazionali o europei e, per quanto possibile, selezioniamo fornitori locali come ad esempio per farina e zucchero. Solo poche materie prime non sono disponibili nelle immediate vicinanze per via della loro particolare origine e provengono quindi dalle zone tipiche di coltivazione. La consideriamo un’opportunità per portare un contributo positivo in aree economicamente meno sviluppate. Giocano un ruolo chiave, a tal proposito, due obiettivi della nostra Carta della Sostenibilità: primo, implementare un adeguato sistema di valutazione del rispetto dei diritti umani nelle nostre filiere produttive entro il 2025, per riconoscere i rischi effettivi e potenziali di violazione e agire di conseguenza; secondo, implementare filiere produttive a impatto zero sulla deforestazione, assicurandoci quindi che nessuna foresta debba essere distrutta per coltivare le nostre materie prime.
cameo non utilizza insetti o loro derivati all’interno dei suoi prodotti, né ha in programma di farlo.
Gli insetti utilizzati nel cibo o come cibo suscitano reazioni molto diverse: per alcune persone sono una prelibatezza e sono considerati una fonte preziosa di proteine, e per altre sono un alimento poco comune o per nulla.
All’interno dell’Unione Europea gli insetti, o i loro derivati, nel cibo sono considerati un "nuovo alimento" e sono disciplinati dal Novel Food Regulation. Secondo il regolamento dell'Unione Europea, questi nuovi alimenti includono: Alphitobius diaperinus, Tenebrio molitor, Locusta migratoria e Acheta domesticus. A tutela dei consumatori, i produttori di alimenti sono come sempre tenuti ad elencare la presenza di questi ingredienti sull’etichetta dei loro prodotti e a fornire una dichiarazione sugli allergeni. Pertanto, i consumatori possono sempre conoscere l’utilizzo di questi ingredienti dall'etichetta.
cameo acquista esclusivamente cacao certificato Rainforest Alliance. Chiediamo espressamente a tutti i nostri fornitori di garantire il rispetto dei diritti umani riconosciuti a livello internazionale. Questo include anche il divieto del lavoro minorile secondo i criteri dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), affrontando così quella che indubbiamente è la questione più pressante nell’industria del cacao. Inoltre, la maggior parte dei nostri fornitori dispone anche di programmi propri per promuovere la sostenibilità nella coltivazione e nella produzione del cacao.
Dal 2008 utilizziamo nei nostri prodotti a marchio cameo e Paneangeli il 100% di uova, e derivati, provenienti esclusivamente da allevamenti a terra. Come per tutte le nostre materie prime, anche i fornitori di uova e prodotti derivati devono rispettare i criteri del nostro Food Standard: un manuale che stabilisce i requisiti di qualità, sicurezza alimentare, tracciabilità e sostenibilità di tutte le materie prime che utilizziamo.
Ridurre lo spreco alimentare significa migliorare le condizioni del clima e dell’ambiente. L’influenza diretta di aziende alimentari come cameo però è relativamente limitata in questo senso: secondo gli studi più aggiornati, per esempio, in Italia solo il 12%* circa dei rifiuti alimentari viene generato durante la lavorazione nella fase produttiva. Ad ogni modo puntiamo ad abbattere ulteriormente questa percentuale: la nostra Carta della Sostenibilità stabilisce infatti che entro il 2025 ridurremo del 25% lo spreco alimentare nella produzione.
Ma ci sentiamo responsabili anche al di fuori della nostra sfera di influenza diretta: modificando il formato dei prodotti o delle porzioni, prolungandone il più possibile la durata e istruendo chiaramente i consumatori su come interpretare il termine minimo di conservazione, possiamo indirettamente limitare la quantità di cibo che finisce nella spazzatura.
Sul fronte dello spreco alimentare, contiamo anche su una stretta cooperazione con i nostri fornitori: cosa succede alle materie prime che dobbiamo restituire perché non soddisfano i nostri requisiti in termini di qualità? La maggior parte dei nostri fornitori si impegna a riutilizzare questi resi, comunque commestibili, in modo responsabile dal punto di vista alimentare.
* Commissione Europea, EU Bioeconomy Monitoring System, 2017.
cameo si impegna ad aiutare i consumatori a fare scelte d’acquisto sempre più consapevoli. Per questo motivo, dal 2021, abbiamo inserito il Nutrinform Battery su tutte le confezioni dei nostri preparati per torte. Il Nutrinform Battery è un’etichetta che riporta i valori nutrizionali riferiti ad una porzione di prodotto e la loro percentuale rispetto al fabbisogno giornaliero. La percentuale di energia e nutrienti è rappresentata graficamente dalla batteria: la somma di ciò che si mangia durante il giorno può “riempire” la carica della batteria. Da qui il nome Nutrinform Battery. È un sistema che non classifica gli alimenti in “buoni” o “cattivi” in base alle loro caratteristiche nutrizionali, ma illustra ai consumatori come ciascun alimento contribuisce all’apporto giornaliero permettendo loro di fare scelte consapevoli.
Oltre il 90% dei nostri prodotti non contiene olio di palma: abbiamo sostituito questo ingrediente con altri oli per venire incontro alla richiesta dei nostri consumatori. In una minima parte dei nostri prodotti, tuttavia, non è stato possibile trovare alternative per motivi di qualità o per l’insufficiente disponibilità. In questi pochi casi, ci siamo impegnati ad acquistare esclusivamente olio di palma con certificazione RSPO. Dal 2012 infatti cameo fa parte della Tavola rotonda per l’olio di palma sostenibile (Roundtable on Sustainable Palm Oil, in breve RSPO). Per contrastare la distruzione globale delle aree boschive, utilizziamo infatti solo olio di palma conforme allo standard RSPO “Segregated”.
All’interno della Carta della Sostenibilità, cameo si è posta l’obiettivo di utilizzare solo imballaggi riciclabili e, dove non necessaria, rinunciare completamente alla plastica entro il 2025.
In alcuni casi la plastica risulta ancora un materiale di imballaggio migliore rispetto alla carta. La plastica protegge il prodotto in maniera ottimale e ha un peso contenuto, cosa che influisce positivamente sulla sicurezza alimentare e sulle relative emissioni di CO2 dovute al trasporto. Va da sé che analizziamo costantemente il nostro impiego dei materiali di imballaggio per capire come ridurli al minimo.
Quindi, dove i nostri componenti di imballaggio in plastica non sono sostituibili, stiamo lavorando per fare in modo che siano il più riciclabili possibile. Utilizziamo sempre più spesso imballaggi composti da un solo tipo di materiale, in quanto offrono numerosi vantaggi. Anche le nostre plastiche chiare e trasparenti vengono identificate perlopiù senza errori dagli impianti di smistamento delle imprese di riciclo, cosa che permette di convogliarle nel corretto flusso di materiali.
Ovviamente andiamo in cerca di materiali di imballaggio alternativi monitorando costantemente il mercato. Ad oggi, però, molte alternative alla plastica non possono ancora essere riciclate dai sistemi attualmente in uso.
Per quanto concerne lo sviluppo delle confezioni dei nostri prodotti, abbiamo in programma un ulteriore passo avanti nell’impiego della massima percentuale possibile di materiali riciclati. Nei nostri imballaggi in carta o cartone, questa percentuale è compresa tra il 70 e l’80%.
Inoltre, secondo l’attuale situazione normativa, l’impiego di materiali riciclati è possibile solo in misura molto limitata. Per il contatto diretto con gli alimenti, per esempio, è consentito utilizzare solo plastica riciclata proveniente da un circolo di materiali chiuso.
Per raggiungere un incremento significativo nella fruibilità dei materiali di imballaggio riciclati - ossia costituiti da materiali recuperati e riutilizzati - per i prodotti alimentari, serve una revisione dei requisiti di approvazione da parte dell’Unione Europea.
Agire in modo sostenibile è la pietra angolare del nostro viaggio verso un business rigenerativo. Il nostro obiettivo non è solo ridurre o evitare il nostro impatto negativo sul mondo, ma anche migliorare lo stato del pianeta e, con esso, il sostentamento sia delle persone che degli animali. Per cameo, questo è un aspetto critico di un futuro degno di essere vissuto, per il quale stiamo gettando le basi adesso.
Un esempio sono i metodi di "agricoltura rigenerativa". Qui, il cibo viene prodotto in modo da migliorare la salute del suolo, rafforzare i cicli idrici e promuovere la biodiversità. Ciò si traduce in un suolo più sano che assorbe CO2 in eccesso, immagazzina più acqua, ha una migliore disponibilità di nutrienti e di conseguenza richiede meno fertilizzanti e pesticidi. A lungo termine, ciò porta a miglioramenti nella protezione del clima, nella biodiversità, nel bilancio idrico e in una maggiore resilienza agli eventi meteorologici estremi.
cameo sta attualmente lavorando ad un progetto per promuovere varie forme di agricoltura rigenerativa e reperire materie prime da quest'ultima. Nella sua fase iniziale, il progetto si concentra sulle materie prime come frumento e altri cereali, e zucchero (da barbabietola). I relativi progetti pilota saranno lanciati nel 2023.
Quando si parla di sale nei prodotti alimentari si fa riferimento al contenuto di sodio. Il contenuto di sodio è legato in prevalenza al contenuto di sale da cucina, noto chimicamente come cloruro di sodio (NaCl), ma influiscono anche altri sali di sodio, quali il bicarbonato o il sodio presente in natura.
Nel corpo umano, il sale è importantissimo per alcune funzioni vitali, come il mantenimento dell’equilibrio idro-salino nelle cellule e la regolazione della pressione sanguigna. Se assumiamo troppo sale, alla lunga potrebbe insorgere un’ipertensione. Ecco perché cameo cerca di mantenere al minimo il contenuto di sale nei propri prodotti.
Da un lato il sale da cucina è un ingrediente importante nell’impasto della pizza ed è aggiunto per esaltarne il sapore, dall’altro è spesso un componente intrinseco di molte materie prime. Soprattutto nella preparazione di ingredienti come salame, prosciutto e formaggio, il sale è essenziale per le sue proprietà conservanti che evitano la formazione di muffe e batteri, garantendo così la sicurezza microbiologica dei prodotti. La totale assenza di sale potrebbe compromettere in alcuni casi la sicurezza alimentare e la conservabilità. Per questo motivo, in alcuni tipi di prodotto, rimane una quantità residua di sale che non può essere ulteriormente ridotta.
Ciononostante, siamo riusciti ad abbassare il contenuto di sale nelle pizze surgelate: dal 2007 al 2021 abbiamo ridotto il contenuto di sale, passando da 1,59 grammi ogni 100 grammi di prodotto a 1,12 grammi ogni 100 grammi. Per il 2022 prevediamo di raggiungere un contenuto di sale pari a 1,06 grammi ogni 100 grammi.
Entro il 2025 ci siamo posti l’obiettivo di arrivare a un massimo di 1 grammo di sale ogni 100 grammi per tutte le pizze.
In collaborazione con produttori, fornitori e università, stiamo conducendo ricerche sulla riduzione del contenuto di sale nelle materie prime di base, in particolare per le nostre pizze. Tuttavia, a causa delle proprietà del sale, questo processo si rivela sfidante.
Apprezziamo moltissimo qualsiasi iniziativa a favore del benessere degli animali e crediamo che la produzione alimentare debba essere il più possibile in armonia con i loro bisogni.
Attualmente stiamo sviluppando strategie per un acquisto più sostenibile dei prodotti di origine animale. Le sfide, in questo senso, riguardano non solo i costi ma anche e soprattutto la disponibilità di prodotti animali con uno standard di sostenibilità più elevato.
Pertanto al momento stiamo esaminando anche i possibili investimenti in alternative vegetali di altissima qualità. A tal proposito, i presupposti di base per noi sono un sapore equivalente e un profilo nutrizionale equiparabile, ma anche, ad esempio, il rispetto di requisiti per utilizzare il minor numero possibile di additivi nelle ricette.
Per i nostri prodotti che contengono tonno, utilizziamo solo il tonnetto striato (Katsuwonus pelamis), classificato come specie non a rischio. I nostri prodotti riportano la denominazione della specie ittica corrispondente. Acquistiamo tonno proveniente perlopiù dalla zona di pesca FAO 71, del Pacifico occidentale. Abbiamo inoltre stabilito i seguenti criteri per una pesca sostenibile: il tonno che utilizziamo deve essere pescato senza ricorrere ai cosiddetti dispositivi di concentrazione dei pesci (FAD-free). È infine particolarmente importante per noi che durante la pesca del tonno non venga cacciato né ucciso alcun animale acquatico. Ecco perché imponiamo a tutti i nostri fornitori di tonno il rispetto dei requisiti di controllo dell’Earth Island Institute, che definisce le regole per una pesca sicura per gli altri animali acquatici.
L'aroma che le perone in tutto il mondo associano più spesso a torte e dessert è la vaniglia. Per questo motivo per noi di cameo è una materia prima così importante.
Le zone di coltivazione delle bacche di vaniglia che usiamo per i nostri prodotti si trovano in Madagascar, nelle Comore, in Indonesia e in Papua Nuova Guinea. Non acquistiamo la vaniglia direttamente in loco ma tramite intermediari. A tal proposito, collaboriamo con i nostri fornitori nel rispetto degli standard internazionali. Questi si basano per esempio sulle norme stabilite dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), ma includono anche direttive in materia di protezione ambientale, provenienza e qualità di materie prime e prodotti.
Ovviamente pretendiamo che i nostri prodotti contengano ingredienti realizzati in condizioni accettabili dal punto di vista sociale e ambientale, perciò sempre più spesso contribuiamo attivamente a iniziative sul campo.
Abbiamo ad esempio aderito alla Sustainable Vanilla Initiative (SVI), creata nel 2015 da produttori alimentari internazionali e dalla filiera della vaniglia, con l’obiettivo di migliorare a lungo termine la sostenibilità e la qualità della produzione di vaniglia soprattutto in Madagascar, il più grande produttore al mondo.
Ma i nostri sforzi per acquistare prodotti derivanti dalla vaniglia che siano sostenibili non finiscono qui: ad oggi, il 13% della vaniglia che utilizziamo provenie da coltivazioni sostenibili e entro la fine del 2023, il 20% di tutta la vaniglia che utilizziamo avrà un certificato di sostenibilità. A tal proposito, stiamo dialogando con varie organizzazioni.
Una delle sostanze aromatizzanti più note e amate dai consumatori di tutto il mondo è senz’altro la vanillina. È l’aroma principale della bacca di vaniglia, da cui viene estratta e successivamente lavorata.
La difficoltà, però, sta nel fatto che la domanda mondiale di vanillina non può essere soddisfatta solo con le bacche di vaniglia. Dalle circa 2.200 tonnellate di bacche di vaniglia raccolte ogni anno, teoricamente si possono ricavare solo 40 tonnellate di vanillina, il che corrisponderebbe ad appena lo 0,2% della domanda mondiale, pari a circa 20.000 tonnellate: è chiaro che non è sufficiente.
Perciò cameo, oltre a utilizzare bacche di vaniglia, offre anche prodotti con la sostanza aromatizzante nota come vanillina. Questo è chiaramente indicato nella lista degli ingredienti sulla confezione di ogni prodotto.
Oltre a rappresentare una fonte di energia, lo zucchero ha molte altre funzioni nei prodotti alimentari: aiuta a dare sapore, influisce sulla texture e sulla consistenza degli alimenti e funge anche da conservante naturale. Attraverso i nostri prodotti vogliamo offrire piacevoli esperienze di gusto ma al tempo stesso siamo consapevoli che lo zucchero debba essere assunto con moderazione. Perciò vogliamo utilizzarne la minore quantità possibile e per tutti i nostri prodotti studiamo attentamente fino a che punto possiamo ridurre il contenuto di zucchero senza comprometterne il sapore.
All’interno della nostra Carta della Sostenibilità ci siamo quindi posti l’obiettivo, entro il 2025, di ridurre lo zucchero del 15% nei nostri dessert e del 10% nelle nostre torte.
Nella gamma dei dessert freschi, per esempio, abbiamo apportato diverse modifiche alle ricette. In Muu Muu Vaniglia e Muu Muu Cioccolato abbiamo ridotto il contenuto di zuccheri da 14,1 g ogni 100 g (nel 2013) a 10,69 g ogni 100 g (nel 2022), con tre tappe intermedie. Pertanto, ad oggi, il contenuto medio di zuccheri nella linea di dessert Muu Muu si attesta complessivamente al di sotto dei 12 g ogni 100 g.
Nel periodo dal 2006 alla fine del 2020 abbiamo rivisto l’offerta dei nostri muesli Vitalis che ad oggi ha un contenuto medio di zuccheri del 16,8% inferiore a quello di partenza, passando gradualmente da una media di 24 g di zucchero ogni 100 g ad una media di 20 g ogni 100 g.
In questo ambito, cameo applica il principio del “quantum satis”: significa che utilizziamo meno additivi possibili e solo lo stretto necessario.
In alcuni prodotti, le aziende non possono rinunciare completamente all’impiego di additivi, per lo stesso motivo per cui non possono farlo né i laboratori artigianali né i consumatori nelle proprie cucine: per far lievitare una torta, ad esempio, si devono utilizzare gli agenti lievitanti.
Gli additivi (anche noti come codici E) vengono quindi impiegati da sempre nella produzione alimentare. Senza di loro, un’offerta di prodotti alimentari così ricca e di alta qualità come la conosciamo oggi sarebbe impensabile. Servono a garantire la sicurezza e la conservabilità degli alimenti, contribuendo così anche alla riduzione degli sprechi alimentari. Migliorando le tecnologie e aggiornando le ricette, da anni cameo lavora senza sosta per ridurre gli additivi, ma anche per offrire nuovi assortimenti che, nel limite del possibile, ne siano del tutto privi.
Dove possibile, cameo utilizza aromi naturali nei propri prodotti. Impiega esclusivamente aromi “natural-identici”, aromi naturali e preparazioni aromatiche conformi al regolamento europeo in materia di aromi alimentari, che sono stati valutati ed espressamente approvati dall’UE. Le preparazioni aromatiche naturali, come ad esempio l’estratto di vaniglia, non necessitano di questo tipo di autorizzazione. Infatti vengono ricavate da alimenti e sostanze di origine vegetale, animale e microbiologica e sono composte da un bouquet di sostanze aromatizzanti naturali. Gli aromi utilizzati vengono dichiarati in maniera trasparente nell’elenco degli ingredienti, secondo le normative in vigore in materia di etichettatura. Gli aromi servono a mantenere, esaltare o affinare il sapore degli alimenti. In genere il sapore originale del prodotto viene conservato. Data la loro intensità, gli aromi trovano impiego solo in quantità molto ridotte.
A differenza dei piatti fatti in casa, che vengono consumati nell’immediato, gli alimenti di produzione industriale possono perdere parte del loro gusto originario durante la lavorazione, lo stoccaggio e il trasporto. Senza contare che nel caso dei prodotti puramente naturali, ad esempio le fragole, i singoli pezzi non hanno tutti lo stesso sapore, cosa che ha a che fare con la varietà o il grado di maturazione. Invece i consumatori si aspettano standard di qualità e gusto e per tutto il periodo in cui il prodotto sarà disponibile sul mercato. Per assecondare questa aspettativa, ove necessario, i produttori di alimenti aggiungono aromi nei propri prodotti, e cameo non fa eccezione.